68. La ricerca del segreto
Tuttavia è un grande vantaggio non essere obbligati a correre miseramente dietro alla propria vita quando si cerca la pura vita celeste, e Lei può essere grato di trovarsi in una buona posizione a questo riguardo.
Se tutto il resto Le sembra vano e L’annoia, è perché è pronto ad andare dove bisogna andare, cioè nel Regno di Dio, perché tutto il resto “vi sarà dato in aggiunta”. Nell’attesa di trovare il Regno, si può molto facilmente morire di miseria qui sulla terra, in mezzo all’indifferenza degli intelligenti, che incoraggiano solo ricerche vane, cioè ragionevoli, come per esempio la bomba atomica, o la letteratura pornografica, o quella evirata, insomma, ogni sorta di scorze morte! Come può il mondo sperare di beneficiare della conoscenza dei figli di Dio finché si rivolge ai figli del diavolo e alle loro opere stupefacenti ma morte, che generano solo morte?…
Mi chiedo a volte come ho fatto a non impazzire di angoscia e di dolore in questa ricerca folle; ci sono voluti un corpo fisico robusto e una tempra morale davvero unici per resistere e non essere volatilizzato da una parte o dall’altra. E non parlo del dramma delle inaudite difficoltà della vita materiale in questo mondo oscurato e feroce, che da sole sarebbero bastate a far cadere a terra uomini forti. È stato in più come ricevere tredici uova al posto di dodici, come un regalo affettuoso dell’Altissimo a qualcuno che ama davvero!
Mi sembra abbastanza strano che Lei si stupisca di essere nell’oscurità mentre ha appena iniziato la Sua ricerca e mentre tutti gli esseri umani (a parte una o due eccezioni sconosciute) sono ancora più immersi nelle tenebre. Come potrebbe apprezzare qualcosa che Le viene data senza fatica e senza ricerca? Non sa che Dio ha messo alla prova i suoi eletti per molto tempo? alla prova fino al limite delle loro forze e della loro pazienza, fino ai limiti della disperazione? Sa che pochi rari favoriti hanno ottenuto la conoscenza ultima e possessiva, tra i più grandi santi di tutti i tempi? Sa che coloro che hanno solo beneficiato di questa conoscenza senza possederla hanno anch’essi aspettato a lungo e sofferto mille respingimenti? Basta che preghi. Dio non è né sordo né stupido, ma è difficile, prudente e lento. La posta in gioco è così fantastica e folle, che se ne avessimo piena consapevolezza, forse non oseremmo chiederla, come fanno coloro che non riescono a crederci a causa della sua enormità e della sua inverosimiglianza. È necessario impregnarsi delle parole dei maestri prima che questo enigma inizi a districarsi nel Suo cervello.
La Chiesa agisce con saggezza quando vieta ai suoi fedeli la ricerca del segreto dell’Universo. È troppo pericoloso, troppo estenuante, troppo terribile, e se Dio stesso non La spinge irresistibilmente, e se non L’ispira direttamente, è inutile avventurarsi nel labirinto dove la follia ci attende e ci divora 99 volte su 100.
Lasci che il seme signorile agisca in Lei tranquillamente, ecco tutto. Il segreto è dentro di Lei, e i libri sacri autentici non sono che specchi molto imperfetti nei quali può riconoscerlo pregando follemente. E, per favore, mi creda, né l’erudizione né la scienza né tantomeno l’intelligenza possono fare nulla, se il Signore non Le sussurra la cosa all’orecchio.
È troppo facile, ed è questo che scoraggia i ricercatori, abituati alle grandi difficoltà, alle grandi sottigliezze, ai lavori immani, che nella loro folle arroganza non possono credere che Dio lo doni gratuitamente ai suoi figli, riposati e attenti.
Capisce cosa significa senza malizia? senza scorza!
Nella nostra ricerca del Signore, non dobbiamo lasciarci scandalizzare da nulla né da nessuno, altrimenti rischiamo di mancare la rivelazione tante volte quante ci veliamo gli occhi e ci tappiamo le orecchie.
Beati coloro che avranno creduto senza aver visto, perché vedranno e gusteranno più di chiunque altro.